Mercoledì, 14 Settembre 2022 22:20

Percorso Ville Storiche - Sestri Levante

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Sebbene la maggior parte delle ville siano ormai residenze private, questo itinerario ci fa scoprire un momento storico interessante per la città: testimonia infatti la presenza della nobiltà genovese dal XV secolo nella bimane, appellativo attribuito a Sestri Levante, città dei due mari.

Dati percorrenza
Lunghezza: km 7,2
Tempo di percorrenza (escluso soste): circa 33 minuti
Dislivello : 61 m
Il percorso si svolge in buona parte su piste ciclabili (circa 2 km) ed interamente su asfalto.
Essendo circolare, utilizzando la traccia gpx allegata, é possibile variare il punto di partenza ed arrivo.
Nell’elencazione delle strade percorse indichiamo come punto di partenza ed arrivo il Parco Mandela.

➡️ In fondo all'articolo link diretti al video e alla traccia gpx.

Sviluppo viario del percorso
Parco Mandela, Via Dante Sedini (pista ciclabile), Via Nazionale, Ponte romano (bicicletta a mano), Via Terzi, Via Lazio, Via Guglielmo Marconi, Via Teca e Succo (pedonale), Via Arnaldo Terzi, Via Fabbrica e Valle, Via Vercelli, Via per Santa Vittoria, Via alla Fattoria Pallavicini, Via del Pontino, Via Bruno Primi (attraversamento a piedi), Via Aurelia, Contrada Pestella, Via Aurelia, Via Petronio, Via della Pace nel Mondo (pista ciclabile), Via Aurelia (pista ciclabile), Via Baden Powell (pista ciclabile), Parco Mandela.

Descrizione del percorso
Oltre a splendide spiagge, Sestri Levante vi offre anche meravigliosi esempi di Ville patrizie. Purtroppo sono tutte di proprietà privata, ma fino ad oggi è ancora lecito e legale osservarle dall'esterno. Perciò se vi volete immergere in questa avventura, per conoscere più approfonditamente la storia ligure, ecco le cose da fare. Partendo dal Parco Mandela, con il viadotto ferroviario alla vostra sinistra, imboccate a sinistra il sottopassaggio. Vi ritroverete su un piccolo tratto di ciclabile (sulla sinistra). Al semaforo girate a sinistra nella trafficata Via Nazionale. Dopo circa 450 metri vedrete alla vostra destra il ponte romano, a sinistra Villa Catteneo. Bicicletta alla mano, attraversate il ponte romano per godere dall’alto la visione sulla villa. Giunti in fondo attraversate con attenzione la strada, girando a sinistra. Al primo semaforo girate a destra in Via Lazio. In fondo alla strada, subito dopo l’intersezione con Via Guglielmo Marconi, trovate Villa Rimassa. Attualmente nota come Villa Esedra ospita spesso matrimoni ed eventi. Vi consigliamo di controllare il sito della Villa se desiderate partecipare a qualche evento ed avere la possibilità di vederla meglio. Una piccola deviazione alla vicina chiesa di Santo Stefano é consigliata per la splendida vista sugli orti e la villa. Tornando sui nostri passi, prendiamo la piccola salita di Via Guglielmo Marconi per arrivare al Parco Serlupi, vicino all’omonima Villa. Consigliamo di percorrere a piedi la pedonale a sinistra, Via Teca e Succo, per avere una visione competa dell’impianto della Villa. Arrivati in fondo, attraversiamo con attenzione la strada (consigliamo con bicicletta a mano) e prendiamo Via Arnaldo Terzi a sinistra, proseguiamo dritti per poco meno di 1 Km sino all’incrocio con Bruno Primi (a destra). Continuiamo dritti lungo Via Fabbrica e Valle. Dopo essere passati sotto al viadotto autostradale prendiamo il ponte a destra (Via Vercelli). Allo stop giriamo a destra in Via per Santa Vittoria senza prendere troppa velocità perché dovremo girare dopo meno di 300 metri a sinistra in Via alla Fattoria Pallavicini. Subito a sinistra troviamo Villa Pallavicini Chiarella, visibile solo dall’esterno. Se volete vederla bene vi conviene salire fino alla Chiesa di S.Margherita di Fossa Lupara, per la quale trovate la segnalazione nella strada appena percorsa (Via per Santa Vittoria). Da Villa Pallavicini torniamo in Via per Santa Vittoria, svoltiamo a sinistra, e prestiamo attenzione all’imbocco di Via del Pontino tenendo la destra. Rimane alla nostra destra il casello autostradale di Sestri Levante. All’incrocio con Via Bruno Primi (Ekom alla nostra sinistra) consigliamo di attraversare con prudenza la strada (possibilmente con bicicletta alla mano) per svoltare a sinistra. Alla rotatoria teniamo la destra per imboccare, la prima traversa a destra all’interno del quartiere della Lavagnina. Seguiamo la strada e allo stop giriamo a sinistra sulla Via Aurelia, immettendoci appena possibile sulla corsia destra (strada a senso unico). Alla base della salita, cominciamo a segnalare la svolta a sinistra in Contrada Pestella. Sulla destra ci aspetta Villa Fieschi, acquistata dalle Cantine Bisson nel 2015. Anche in questo caso consigliamo di visionare il sito delle Cantine Bisson per eventuali iniziative nei terreni della villa. Se lo desiderate, consigliamo una breve deviazione a Trigoso per visitare il piccolo Borgo e la chiesa.
Ripercorriamo Contrada Pestella per intersecare nuovamente l’Aurelia. A questo punto giriamo a destra e al sottopassaggio con la ferrovia a sinistra in Via del Petronio. Nonostante la discesa non prensiamo velocità, perché immediatamente dopo la discesa, a destra, inizia la ciclabile che si congiunge più avanti con Via Pace del Mondo e la successione di piste che, sempre tenendo la destra, ci riportano al Parco Mandela.

Note storiche

Villa Cattaneo
I Doria, giunti a Sestri nella seconda metà del XV secolo, edificarono successivamente presso il ponte medievale sul Gromolo un'abitazione popolarmente chiamata "il palazzotto": essa è con buona probabilità da identificarsi con l'attuale Villa Cattaneo della Volta, passata nei primi decenni del settecento ai Durazzo, i quali tra il 1720 e il 1730 trasformarono il palazzotto in una più elegante villa con annessa cappella; probabilmente furono ancora i Durazzo a convertire l'annesso giardino e lo spazio verde circostante in una florida azienda agricola. Alla metà dell'ottocento il complesso passò ai Cattaneo della Volta, attuali proprietari, che continuarono l'opera di ampliamento dell'edificio.

Villa Rimassa, già Durazzo
Alla metà del seicento proprietario di questi terreni era Cesare Durazzo (1593-1685), che fu doge della Repubblica dal 1665 al 1667; alla fine del settecento un altro Cesare Durazzo compare come proprietario della "Residenza al Carmelo", l'attuale Villa Rimassa; un esame della cartografia del XVII secolo indica come periodo della sua edificazione proprio gli ultimi decenni del settecento, ed è a questo ramo della famiglia Durazzo (uno dei rami de marchesi di Gabiano) che è ragionevole attribuirne la committenza. (Vedi pannello esplicativo)

Villa Serlupi d'Ongran, già Spinola
Si può ragionevolmente pensare che la villa sia stata edificata per volere degli Spinola nel corso del settecento. Nel 1907 il marchese Alfonso Serlupi d'Ongran, figlio ed erede di Giulia Spinola, ingrandì la villa, realizzò la scalinata ed il viale, costruendo il ponte di ferro sul Gromolo che fu utilizzato anche dalla popolazione fino agli anni 80, quando una forte piena lo distrusse: il nuovo ponte in cemento costruito dal Comune porta, a ricordo, il nome di "ponte Serlupi".

Chiesa di Santo Stefano del Ponte
Il primo insediamento sorgeva presso quello che era il maggior insediamento del borgo Tegulata o Segesta, e fu perciò definita "plebana". La costruzione della chiesa originaria risalirebbe al periodo paleocristiano forse per opera dei monaci di San Colombano di Bobbio. Alcuni riferimenti storici alla "Plebana" risalgono all'Editto di Rotari del 643 e a decreti della Repubblica di Genova del XI secolo, tra il 1012 e il 1034.
Della chiesa d'origine non restano ruderi.
La costruzione attuale risale al Settecento, in seguito, la chiesa venne ampliata con la costruzione del battistero e arricchita con un pavimento in marmo. La facciata venne successivamente decorata dal maestro Erminio Ferrea con preziosi stucchi e fu aggiunta la statua di Santo Stefano. (fonte: https://www.lesedradisantostefano.it/la-chiesa)

Villa Chiarella, già Pallavicini, già Gentile
Dalla chiesa di Santa Margherita è ben visibile, sulla destra, la villa di origine secentesca, fatta costruire come luogo di residenza estiva e come azienda agricola dalla nobile famiglia genovese dei Gentile (che edificarono anche la chiesa). Nel 1667 Cesare Gentile divenne doge della repubblica di Genova. La villa passò poi ai marchesi Pallavicini. Voi vi trovate davanti all'ingresso monumentale (risparmiato dallo svincolo autostradale), un cancello sovrastato da grandi platani che immette in un lungo viale in leggera salita, delimitato da cipressi e pini marittimi. Sono proprio il viale e il territorio rurale circostante a fare di villa Gentile, ora Chiarella, un complesso di forte impatto scenico. [vedi pannello esplicativo a sinistra del cancello]

Villa Fieschi
Dal medioevo fino al settecento Trigoso fu sede dei conti Fieschi. lI palazzo appare oggi come la trasformazione settecentesca, voluta da Domenico Fieschi, del più antico edificio e faceva parte di un complesso monumentale di grande valenza architettonica poiché nei pressi, nel 1280 circa, era stata fondata la chiesa voluta da papa Adriano (Ottobono Fieschi). Nulla resta dell'edificio medievale, ma si sa che Santa Maria in Via Lata a Genova ne ricalca tipologia e dimensioni. Il declino della basilica cominciò intorno alla metà del cinquecento, in corrispondenza della celebre congiura del 1547 che condusse alla rovina la potente famiglia genovese.

Trigoso

Trigaudium si trovava, in epoca romana, al centro di un importante sistema viario, tra la via Aemilia Scauri (poi Aurelia) e la “Via del Sale”. Dal medioevo gino al Settecento Trigoso fu sede dei conti Fieschi. Il sagrato della chiesa di Santa Sabina é un grande mosaico costruito con tre milioni di pietre di mare, raccolte dai parrocchiani sulla battigia.

Villa Sertorio
Anche se non presente nel nostro percorso, un’altra delle ville genovesi, presente in centro Sestri e ben visibile dal parcheggio sul torrente Gromolo di fronte all’Expert, era in origine la proprietà della famiglia Sertorio si estendeva su entrambe le sponde del torrente Gromolo quasi sino al mare. La villa venne edificata probabilmente tra il 1763 e il 1776 in una zona coltivata già nel XVII secolo: il complesso costituiva non solo un luogo di svago, ma anche un centro di coltivazione e di riorganizzazione agricola della campagna circostante. La villa, ora circondata dall'espansione edilizia, ha conservato il giardino con annesso orto, che godono tuttora di ottima manutenzione.

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Ultima modifica il Venerdì, 16 Settembre 2022 21:26